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Busta paga minima per finanziamento: ciò che serve sapere.

Uomo sorride e mostra la busta paga utile per la richiesta di un finanziamento

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Hai bisogno di un finanziamento ma non sai se il tuo stipendio è sufficiente? Ti stai chiedendo quale sia la busta paga minima per un finanziamento?

Non esiste una cifra valida per tutti, ma ci sono criteri condivisi che le banche e gli intermediari finanziari utilizzano per valutare la sostenibilità del prestito.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come viene valutato il reddito, quali sono i requisiti richiesti e quali opzioni possono essere accessibili anche con una retribuzione modesta.

Se hai dubbi sulla tua situazione e vuoi capire se puoi ottenere un prestito, contatta PrestitoPiù: un consulente ti guiderà nella richiesta di una Cessione del quinto o di un Prestito con delega, in base al tuo profilo ed alle tue esigenze.

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Busta paga minima per finanziamento

Quanto deve essere la busta paga per fare un finanziamento?

Non esiste un valore di legge che definisca una busta paga minima per un finanziamento, ma gli istituti di credito si basano su criteri di sostenibilità.

In generale, il reddito deve essere sufficiente a garantire il pagamento della rata, lasciando comunque spazio per le spese correnti.

  • Gli istituti valutano il rapporto tra rata mensile e reddito netto: idealmente, la rata di un finanziamento non dovrebbe superare il 30-40% dello stipendio.

  • Se sono presenti altri finanziamenti, la capacità di rimborso si riduce e può comportare il rifiuto della nuova richiesta.

  • Anche la composizione del nucleo familiare può influire, così come le spese ricorrenti o l’eventuale presenza di un garante.

In sintesi, è importante che, al netto della rata, il richiedente possa far fronte serenamente alle spese quotidiane.

Ogni situazione viene comunque valutata caso per caso.

Per ottenere maggiori informazioni, puoi contattarci per una valutazione gratuita e senza impegno.

Qual è l’importo minimo finanziabile?

L’importo minimo erogabile varia in base alla tipologia di prestito richiesto.

Ogni prodotto ha una soglia minima al di sotto della quale non viene concesso:

  • Prestiti personali: solitamente partono da 1.000 o 2.000 euro.

  • Mutui ipotecari: difficilmente si scende sotto i 30.000 euro, trattandosi di finanziamenti finalizzati all’acquisto di un immobile.

  • Cessione del quinto: l’importo minimo è spesso intorno a 1.200 euro, ma dipende dal quinto cedibile calcolato sulla busta paga.

  • Prestito con delega: importo minimo simile alla cessione del quinto, ma richiede l’esistenza di un primo quinto già attivo.

La scelta dell’importo dipende dalla necessità del richiedente, dalla durata del prestito e dalla capacità di rimborso mensile.

In ogni caso, la valutazione è individuale e tiene conto anche del profilo del datore di lavoro.

Che contratto serve per fare un finanziamento?

Un altro elemento chiave nella valutazione è la tipologia di contratto di lavoro.

  • I contratti a tempo indeterminato sono generalmente preferiti, perché garantiscono stabilità lavorativa e continuità reddituale.

  • Anche con un contratto a tempo determinato è possibile ottenere un prestito, ma in questo caso la durata del prestito non può superare quella del contratto.

  • I lavoratori autonomi possono accedere a finanziamenti, ma devono dimostrare una storia reddituale stabile, attraverso dichiarazioni dei redditi, bilanci e versamenti regolari.

Nel caso dei neoassunti, soprattutto se nel settore pubblico, alcuni finanziamenti come la Cessione del quinto possono essere concessi anche con una bassa anzianità, purché vi siano altre garanzie come il TFR accantonato.

Come si fa a sapere se si può avere un finanziamento?

Capire se si può accedere a un finanziamento dipende da una serie di fattori che vengono valutati dagli istituti di credito e che influenzano la decisione.

Tra i principali:

  • Importo del prestito richiesto: più è alto, più il reddito necessario dovrà essere elevato.

  • Rata mensile: di norma, non deve superare il 20-30-40% dello stipendio netto disponibile.

  • Altri impegni finanziari: finanziamenti già in corso possono incidere negativamente sulla valutazione.

  • Tipo di contratto di lavoro: indeterminato è preferibile, ma con il determinato è possibile se il rimborso rientra nella durata residua del contratto.

  • Età del richiedente: l’età può incidere, soprattutto se si tratta di finanziamenti di lunga durata.

  • Garanzie aggiuntive: solo per alcune tipologie di prestito, può essere richiesto un garante o garanzie patrimoniali in caso di reddito borderline.

 

Consigli pratici:

  • Calcola il tuo reddito disponibile, sottraendo le spese fisse al netto mensile.

  • Fai una simulazione del prestito per capire che rata potresti sostenere.

  • Rivolgiti ad un consulente finanziario che può aiutarti a trovare la soluzione più adatta al tuo profilo.

Con PrestitoPiù, puoi richiedere una consulenza gratuita con un nostro esperto dedicato, che può aiutarti ad effettuare una simulazione di prestito e a capire la soluzione migliore sulla base delle tue esigenze e della tua busta paga attuale.

Quando non viene concesso un finanziamento?

Un finanziamento può essere rifiutato per diversi motivi, anche se si ha una busta paga regolare:

  • Affidabilità creditizia: segnalazioni in CRIF, protesti o ritardi nei pagamenti pregressi.

  • Reddito insufficiente rispetto all’importo richiesto o alla rata prevista.

  • Contratto troppo breve rispetto alla durata del prestito (es. tempo determinato prossimo alla scadenza).

  • Assenza di garanzie in presenza di altri debiti attivi (solo per alcune tipologie di finanziamento).

Azienda non assumibile secondo i criteri dell’intermediario (es. settore ad alto rischio o con meno di 16 dipendenti), solo per alcune tipologie di finanziamento.

Come si fa un finanziamento con busta paga?

Una forma di finanziamento diffusa che prevede un rimborso tramite trattenuta diretta in busta paga è la Cessione del quinto dello stipendio.

Si tratta di un prestito non finalizzato, a tasso fisso e garantito dal reddito.

  • La rata viene trattenuta direttamente dallo stipendio dal datore di lavoro e versata all’intermediario finanziario.

  • Non può superare il 20% dello stipendio netto mensile (un quinto).

  • Può avere una durata da 2 a 10 anni.

È una soluzione diffusa tra lavoratori dipendenti pubblici, statali e privati con contratto a tempo indeterminato e, in alcuni casi, anche determinato.

Qual è l’importo minimo finanziabile con la Cessione del quinto?

Nel caso della Cessione del quinto:

  • L’importo minimo è di 1.200 euro

  • L’importo massimo dipende dal quinto massimo cedibile, cioè dal 20% dello stipendio netto moltiplicato per il numero di mensilità del prestito.

  • Questo importo massimo può arrivare fino a 75.000 euro ed oltre.

La cifra precisa dipende anche dall’età, dal TFR maturato e dalle policy dell’intermediario finanziario.

Quali sono i requisiti per avere un prestito con Cessione del quinto?

Per accedere a un prestito tramite Cessione del quinto è necessario:

  • Essere un lavoratore dipendente (pubblico, statale o privato) con contratto a tempo indeterminato o determinato (ma con durata residua sufficiente).

  • Avere una anzianità minima (es. superamento del periodo di prova e almeno 6 mesi per i privati).

  • Nel caso dei Dipendenti Privati lavorare per un’azienda “assumibile”, cioè che rispetti determinati requisiti anche contributivi e dimensionali (es. almeno 16 dipendenti).

  • Possedere un TFR accantonato sufficiente a coprire il prestito in caso di licenziamento.

  • Non superare l’età massima finanziabile (varia a seconda dell’intermediario).

Per maggiori informazioni al riguardo, puoi consultare la nostra Guida alla Cessione del quinto.

Quanti finanziamenti si possono fare con una busta paga?

In linea teorica, è possibile richiedere più finanziamenti con una sola busta paga, purché la somma delle rate mensili non superi la soglia massima sostenibile e/o prevista dalla normativa.

Nel caso specifico della Cessione del quinto, è possibile affiancare un secondo prestito con la Delega di pagamento (detta anche “Doppio quinto”), arrivando così al 40% dello stipendio netto cedibile.

Per i Dipendenti Pubblici e Statali, è possibile richiedere un Prestito con delega in convenzione NoiPA, accedendo a condizioni agevolate per i lavoratori del settore pubblico.

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La busta paga minima per ottenere un finanziamento non è un valore assoluto, ma dipende da diversi fattori: tipo di contratto, impegni finanziari in corso, importo richiesto e capacità di rimborso.

Anche con stipendi non elevatissimi, è possibile accedere a soluzioni dedicate come la Cessione del quinto o il Prestito con delega (che per i Dipendenti Pubblici presenta condizioni agevolate grazie alla Convenzione NoiPA).

Contatta PrestitoPiù per una consulenza gratuita, su misura e senza impegno: un nostro esperto analizzerà la tua situazione e ti aiuterà a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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