TFS/TFR Dipendenti Pubblici in 9 mesi dal 2027? Vediamo l’ipotesi

uomo in primo piano con espressione serena rappresenta un dipendente pubblico aggiornato sulle novità del tfs dal 2027

Nella bozza della Legge di Bilancio 2026 si ipotizza una riduzione di 3 mesi (da 12 a 9 mesi) sui tempi della liquidazione del TFS/TFR dei Dipendenti Pubblici in pensione.

In questo articolo analizziamo l’ipotesi nel dettaglio, fornendo informazioni utili anche su un’alternativa diffusa tra i profili interessati: l’Anticipo TFS.

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TFS/TFR in 9 mesi dal 2027? Cosa prevede la bozza della Legge di Bilancio 2026

Il TFS/TFR dei Dipendenti Pubblici in pensione non viene corrisposto subito, ma erogato dopo un lungo periodo di attesa che – generalmente – va dai 12 ai 24-27 mesi a seconda dei casi.

Il disegno della Legge di Bilancio 2026, secondo le ultime di ottobre 2025, introduce una proposta di modifica: la riduzione dei tempi, da 12 mesi a 9 mesi, per l’erogazione del TFS nei confronti di chi va in pensione per limiti di età o di servizio.

La misura, tuttavia, si integra con l’aumento dell’età pensionabile. Inizialmente, infatti, si ipotizzava uno stop per il biennio 2027-2028, salvo poi prevedere probabilmente un incremento graduale: 1 mese nel 2027 ed altri 2 mesi nel 2028.

In sostanza, potrebbe leggersi come una sorta di pareggio dei conti.

Una soluzione alternativa: l’Anticipo TFS

Dato che l’erogazione del TFS/TFR richiede tempi lunghi, e spesso determinate spese o progetti non possono aspettare, una soluzione diffusa tra i Dipendenti Pubblici in pensione è l’Anticipo TFS.

Si tratta di un finanziamento che consente di ottenere in anticipoe in un’unica soluzionela somma (parziale o totale) che spetta come liquidazione, al netto degli interessi.

In sostanza, una banca o un intermediario convenzionati con l’INPS anticipano il TFS al richiedente. Sarà poi l’INPS a rimborsare l’importo del prestito all’intermediario finanziario.

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