Molti lavoratori e pensionati si chiedono se sia possibile gestire contemporaneamente un mutuo e una cessione del quinto.
Il dubbio nasce spesso da esigenze concrete: chi ha già un mutuo per la casa, ma necessita di nuova liquidità per spese personali o familiari, può valutare la cessione del quinto come soluzione complementare. O viceversa.
La risposta, in breve, è: sì, mutuo e cessione del quinto possono coesistere, ma con alcune condizioni da rispettare.
In questo articolo ti spieghiamo con chiarezza:
- Qual è la differenza tra mutuo e cessione del quinto
- Se si può ottenere un mutuo con la cessione del quinto attiva (e viceversa)
- Come funziona nel dettaglio la cessione del quinto
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Che differenza c’è tra Cessione del quinto e Mutuo?
Il mutuo è un contratto di finanziamento a lungo termine, solitamente richiesto per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di un immobile.
Prevede il rimborso del capitale con interessi attraverso rate mensili, per un periodo che può arrivare a 30 anni e oltre, ed è garantito da un’ipoteca sull’immobile stesso.
La cessione del quinto, invece, è un prestito personale non finalizzato riservato a lavoratori dipendenti e pensionati. Il rimborso avviene attraverso trattenute dirette in busta paga o sul cedolino della pensione, fino a un massimo del 20% del reddito netto mensile.
La durata massima è di 10 anni e la rata è fissa per tutta la durata del prestito.
Principali differenze:
- Il mutuo è finalizzato all’acquisto o ristrutturazione di immobili e comporta un iter articolato, che include una perizia tecnica, la stipula di un atto notarile e l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile. È quindi un’operazione più lunga, formale e vincolata a uno scopo preciso.
- La cessione del quinto è un prestito personale non finalizzato, utilizzabile liberamente dal richiedente. È accessibile con una procedura più rapida, senza necessità di garanzie patrimoniali, e richiede esclusivamente un reddito fisso e il benestare dell’ente erogatore dello stipendio o della pensione.
Altre differenze rilevanti:
- Il mutuo può essere a tasso fisso o variabile, mentre la cessione del quinto è sempre a tasso fisso, stabilito all’inizio e invariabile nel tempo.
- Le rate del mutuo possono variare, se si è stipulato un tasso variabile, mentre nella cessione del quinto la rata è costante, trattenuta automaticamente alla fonte e non soggetta a variazioni.
- Il mutuo può richiedere garanzie personali o fideiussioni, mentre la cessione è sempre accompagnata da coperture assicurative obbligatorie contro i rischi di perdita della vita e di perdita dell’impiego.
In sintesi, il mutuo è più adatto a esigenze strutturali legate alla casa, mentre la cessione del quinto risponde a bisogni di liquidità personale.
Nonostante le differenze, le due forme di finanziamento possono coesistere, a patto che il reddito consenta di sostenere entrambe le rate.
Vediamo ora quando e come questa coesistenza può avvenire.
Mutui con cessione del quinto
È possibile ottenere un mutuo con la cessione del quinto?
La risposta è sì, ma con alcune valutazioni importanti.
Chi ha già una Cessione del quinto attiva può richiedere un mutuo, purché il proprio reddito consenta di sostenere entrambe le rate in modo sostenibile e conforme alle soglie di indebitamento previste.
Cosa valuta la banca in questi casi?
- Il livello di indebitamento complessivo, ovvero la somma di tutte le esposizioni creditizie in corso.
- La capienza reddituale residua, cioè il reddito disponibile una volta detratta la rata della cessione e le altre eventuali rate attive. Questo parametro viene spesso confrontato con un coefficiente massimo di esposizione (es. 30–35% del reddito netto).
- La stabilità lavorativa o reddituale: i dipendenti a tempo indeterminato e i pensionati sono generalmente considerati più affidabili rispetto ad altre categorie.
- La presenza di altri impegni creditizi (carte di credito, prestiti personali, delegazioni di pagamento, rate di finanziamento su beni di consumo).
- L’eventuale presenza di TFR accantonato, utile come garanzia aggiuntiva nel caso di lavoratori dipendenti.
- L’anzianità lavorativa, la regolarità dei pagamenti precedenti e il comportamento creditizio complessivo (valutato tramite CRIF e altri sistemi di informazione creditizia).
Se il bilancio complessivo risulta sostenibile e il profilo creditizio del richiedente è ritenuto affidabile, la richiesta di mutuo può essere accolta, anche in presenza di una cessione del quinto attiva.
Attenzione: in alcuni casi, per accedere al mutuo potrebbe essere richiesto di estinguere, rinegoziare o consolidare uno o più prestiti esistenti, inclusa la cessione.
Questa decisione viene presa in base alla politica creditizia della banca e alla valutazione personalizzata del profilo del cliente.
Mutuo con cessione del quinto
Chi ha un mutuo può chiedere un prestito?
Sì, è possibile richiedere una cessione del quinto anche se si ha già un mutuo in corso, a condizione che il reddito disponibile lo consenta.
La rata della cessione del quinto, infatti, non può superare il 20% dello stipendio netto mensile, e il rispetto di questo limite è una delle condizioni fondamentali per accedere al finanziamento.
Ecco cosa viene valutato:
- Importo residuo del mutuo e rata mensile: serve a calcolare l’indebitamento complessivo del richiedente.
- Stipendio o pensione percepita: è il parametro principale per determinare la quota cedibile, cioè la percentuale massima del reddito che può essere destinata al rimborso della nuova rata.
- Eventuali altri prestiti attivi: la banca valuta l’impatto complessivo delle esposizioni creditizie già in corso (compresi fidi bancari, carte di credito e altri prestiti personali).
- TFR accantonato (per i lavoratori dipendenti): è una garanzia accessoria, utile in caso di interruzione del rapporto di lavoro.
- Anzianità lavorativa e tipo di contratto: i contratti a tempo indeterminato e un’anzianità consolidata sono considerati più solidi.
- Comportamento creditizio passato: consultando le banche dati creditizie (es. CRIF), si analizzano eventuali ritardi nei pagamenti o altri segnali di rischio.
I richiedenti possono utilizzare la Cessione del quinto proprio per evitare ulteriori prestiti personali, preferendo una formula differente, con trattenuta automatica alla fonte e tasso fisso.
La possibilità di richiedere una cessione del quinto con un mutuo attivo dipende, dunque, sempre dalla sostenibilità del reddito.
Nel prossimo paragrafo vediamo meglio in cosa consiste la cessione del quinto e quali sono le sue caratteristiche distintive.
In che cosa consiste la cessione del quinto?
La cessione del quinto è una forma di finanziamento regolamentata dalla legge (D.P.R. 180/1950) e riservata a:
Si tratta di una formula spesso utilizzata nel panorama del credito al consumo.
Le principali caratteristiche sono:
- Rata fissa mensile, trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione, con addebito automatico da parte del datore di lavoro o dell’ente previdenziale;
- Importi richiedibili fino a 75.000 € e oltre, in base all’importo del quinto massimo cedibile
- Durata del prestito da 24 a 120 mesi, sempre con scadenze mensili regolari
- Tasso di interesse fisso, che rimane invariato per tutta la durata del finanziamento;
- Nessun obbligo di giustificare la finalità del prestito (fatti salvi gli obblighi di cui al D.lgs. 231/07), trattandosi di un credito non finalizzato.
La rata non può mai superare il 20% dello stipendio netto mensile o della pensione, e l’iter di approvazione prevede l’ottenimento del benestare da parte del datore di lavoro o dell’ente previdenziale, che autorizza la trattenuta alla fonte.
Questa forma di prestito è spesso utilizzata per esigenze personali, consolidamento debiti o spese importanti, ed è accessibile anche in presenza di altri finanziamenti attivi, purché siano rispettati i limiti di sostenibilità previsti dalla normativa.
Per cosa si può chiedere la cessione del quinto?
La Cessione del quinto è un prestito non finalizzato. Questo significa che il beneficiario ha piena libertà sull’utilizzo delle somme ricevute, rendendolo uno strumento adatto a molteplici esigenze.
Molti richiedenti lo utilizzano per:
- Coprire spese mediche o familiari, incluse terapie, visite specialistiche o supporto a familiari in difficoltà;
- Affrontare interventi domestici di manutenzione ordinaria o straordinaria;
- Finanziare matrimoni, viaggi, eventi importanti o studi universitari dei figli;
- Gestire emergenze impreviste come guasti, incidenti o spese improvvise;
- Consolidare altri debiti in essere in un’unica rata più sostenibile.
Inoltre, è possibile utilizzare la Cessione del quinto anche per affrontare spese legate alla mobilità, all’acquisto di arredi o elettrodomestici, oppure come supporto economico in fasi transitorie della vita.
Nel prossimo paragrafo vedremo in modo pratico come richiedere un prestito con la cessione del quinto, passo dopo passo.
Come ottenere un prestito con cessione del quinto?
La richiesta è semplice e oggi si può fare anche online.
Con PrestitoPiù, il processo è guidato da un consulente e prevede:
- Raccolta documenti
- Verifica della quota cedibile
- Richiesta del benestare da parte del datore di lavoro o ente pensionistico
- Valutazione da parte dell’intermediario finanziario
- Firma del contratto e successiva erogazione
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In conclusione
Mutuo con Cessione del quinto: possono coesistere?
Sì, è possibile avere mutui con cessione del quinto, a patto che vengano rispettati i requisiti di accessibilità reddituale e la quota cedibile disponibile.
PrestitoPiù offre soluzioni su misura anche per chi ha già un mutuo in corso ma necessita di nuova liquidità.
Grazie alla trattenuta diretta e ai tassi fissi, la cessione del quinto può essere una soluzione da valutare per chi desidera avere un piano di rimborso prevedibile.
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