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Mutui, tassi interesse giù: media scende a 3,79%. Di quanto calano le rate? Simulazioni

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Buone notizie per chi sogna di comprare casa o per chi desidera rinegoziare il proprio mutuo: la media dei tassi d’interesse sui mutui è in calo e si attesta al 3,79%, il dato più basso degli ultimi mesi.

Cosa significa questo in termini concreti?

Significa che per un mutuo di 100.000 euro con durata di 20 anni, la rata mensile si riduce di circa 40 euro rispetto a solo un anno fa. Un risparmio non indifferente, che può fare la differenza soprattutto per le famiglie con un budget più contenuto.

Ma quanto scendono effettivamente le rate?

La risposta dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di mutuo (fisso o variabile), la durata del finanziamento, l’importo richiesto e il valore dell’immobile.

Per darti un’idea più precisa, ecco alcune simulazioni:

  • Mutuo fisso di 100.000 euro con durata di 20 anni: rata mensile di circa 520 euro con un tasso al 3,79%, contro i 560 euro di un anno fa.
  • Mutuo variabile di 100.000 euro con durata di 20 anni: rata mensile di circa 500 euro con un tasso al 3,50%, contro i 540 euro di un anno fa.

Come sfruttare al meglio questo calo dei tassi:

  • Se stai pensando di comprare casa: è il momento giusto per richiedere un mutuo. Le condizioni sono favorevoli e potresti ottenere un finanziamento con una rata mensile più bassa rispetto a qualche tempo fa.
  • Se hai già un mutuo in corso: potresti valutare la possibilità di rinegoziarlo con un tasso d’interesse più basso. In questo modo, potresti risparmiare un bel po’ di denaro nel corso degli anni.

Il recente calo dei tassi d’interesse sui mutui è dovuto a una combinazione di diversi fattori, tra cui:

  • La politica monetaria della BCE: La Banca Centrale Europea ha avviato un programma di acquisto di titoli al fine di aumentare la liquidità nel sistema bancario e di sostenere l’economia. Questo ha portato a una riduzione dei tassi d’interesse sui bond governativi, che a sua volta ha influenzato i tassi sui mutui.
  • La diminuzione dell’inflazione: L’inflazione, ovvero l’aumento generale dei prezzi, è un fattore importante che influenza i tassi d’interesse. Se l’inflazione è bassa, le banche centrali tendono a mantenere tassi d’interesse bassi. Attualmente, l’inflazione nell’eurozona è in calo, il che ha contribuito al ribasso dei tassi sui mutui.
  • La ripresa economica: La ripresa economica post-pandemica ha portato a una maggiore domanda di credito da parte delle imprese e delle famiglie. Tuttavia, l’offerta di credito è ancora superiore alla domanda, il che ha spinto le banche a ridurre i tassi d’interesse sui mutui per attirare nuovi clienti.
  • Le aspettative future: Le aspettative degli investitori sui tassi d’interesse futuri influenzano anch’esse i tassi d’interesse attuali. Se gli investitori si aspettano che i tassi d’interesse scendano in futuro, saranno disposti a prestare denaro a tassi d’interesse più bassi nel presente.

Oltre a questi fattori, il calo dei tassi d’interesse sui mutui è stato favorito anche dalla concorrenza tra le banche. Le banche, infatti, cercano di attirare nuovi clienti offrendo tassi d’interesse sempre più vantaggiosi.

Per questo motivo, è importante cogliere l’occasione attuale per richiedere un mutuo o per rinegoziare un mutuo già in essere.In ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto per ricevere una consulenza personalizzata e individuare la soluzione migliore per le proprie esigenze.