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I Prestiti con delega rappresentano una soluzione di finanziamento che può essere richiesta da Dipendenti Pubblici, Statali e Privati che hanno già una Cessione del Quinto attiva e desiderano accedere a liquidità aggiuntiva per affrontare esigenze importanti: spese familiari, imprevisti o sostegno a figli e genitori.

Questa guida utile realizzata da noi di PrestitoPiù è pensata per aiutarti a comprendere, passo dopo passo, cos’è e come funziona il Prestito con delega, quali sono i requisiti, le condizioni agevolate previste per i Dipendenti Pubblici e Statali grazie alla Convenzione NoiPA e come richiedere una simulazione gratuita in pochi passi.

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Che cos’è il Prestito con delega?

Il Prestito con delega, detto anche Prestito con delegazione di pagamento, è una particolare forma di credito richiedibile sia da Dipendenti Pubblici e Statali (come Docenti, Personale ATA, Forze dell’Ordine, Medici, Infermieri e altri lavoratori del SSN) sia a Dipendenti Privati, purché l’azienda di appartenenza rispetti i requisiti di “assumibilità” per la banca o l’intermediario finanziario.

Questo tipo di finanziamento consente di ottenere liquidità aggiuntiva in affiancamento a una Cessione del Quinto già attiva, con una seconda trattenuta in busta paga pari fino a un ulteriore quinto dello stipendio netto mensile.

Proprio per questa ragione, si parla comunemente di “Doppio quinto dello stipendio”.

Come funziona un Prestito con delega?

Le caratteristiche sono molto simili a quelle della Cessione del Quinto.

L’importo viene rimborsato tramite trattenuta diretta in busta paga, che avviene in modo automatico grazie a un accordo tra il datore di lavoro e l’intermediario finanziario.

Le trattenute mensili non possono superare, complessivamente, il 40% dello stipendio netto (20% per la Cessione + 20% per la delega), nel rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa.

Ecco le caratteristiche principali:

  • Tasso fisso per l’intera durata del contratto (da 24 a 120 mesi);

  • Rata costante e proporzionale al reddito, trattenuta direttamente alla fonte dal datore di lavoro;

  • Nessun obbligo di fornire giustificativi di spesa, trattandosi di un prestito non finalizzato (fatti salvi gli obblighi di cui al D.lgs. 231/07);

  • Polizze assicurative obbligatorie, contro i rischi di perdita della vita e di perdita dell’impiego.

Questa impostazione consente di pianificare il rimborso in modo ordinato, con rate fisse e durata prestabilita.

Che cos’è il Doppio quinto dello stipendio?

Con l’espressione “doppio quinto” si fa riferimento alla possibilità, prevista dalla legge, di impegnare fino al 40% dello stipendio netto mensile per il rimborso di due prestiti distinti ma compatibili:

Esempio pratico: se percepisci 1.500 € al mese, puoi avere fino a 600 € di rata complessiva (300 € + 300 €), se il datore di lavoro autorizza entrambe le trattenute.

Questa opzione permette di ottenere una maggiore liquidità complessiva rispetto a un singolo prestito, pur mantenendo il rimborso all’interno di limiti sostenibili.

La gestione delle rate è semplificata, poiché entrambe vengono trattenute direttamente dalla busta paga, riducendo il rischio di dimenticanze o ritardi.

È importante sapere che questa forma di prestito è riservata solitamente a chi ha un contratto di lavoro stabile e presenta un profilo reddituale coerente con l’importo richiesto.L’accesso al doppio quinto è inoltre subordinato al benestare formale del datore di lavoro, condizione necessaria per l’attivazione della delega.

Cosa significa “doppia trattenuta in busta paga”?

La doppia trattenuta è l’effetto combinato della Cessione del Quinto e del Prestito con delega.

Dalla busta paga, infatti, vengono detratti due importi: uno relativo alla rata della Cessione e l’altro alla rata del Prestito con delega, ciascuno con il proprio piano di ammortamento.

Questa struttura consente di gestire due finanziamenti in contemporanea in maniera automatica, con la trattenuta alla fonte direttamente effettuata dal datore di lavoro.

Attenzione: per attivare la delega è necessario il benestare formale del datore di lavoro, ovvero l’autorizzazione esplicita ad applicare la seconda trattenuta sullo stipendio.

Non sempre le Amministrazioni Pubbliche o aziende private lo concedono: per questo motivo, è consigliabile affidarsi a consulenti specializzati che possono verificare preventivamente l’idoneità e la disponibilità del datore di lavoro ad accettare la delega.

Come si calcola la Delega di pagamento?

Il calcolo parte da alcuni elementi fondamentali che permettono di determinare con precisione l’importo massimo ottenibile tramite Prestito con delega, sempre nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa:

  • Stipendio netto mensile, che costituisce la base su cui calcolare la quota cedibile;

  • Rata della Cessione del Quinto già attiva, già impegnata tramite trattenuta diretta;

  • Quinto residuo disponibile (fino al 40% dello stipendio netto, includendo la delega);

  • Età del richiedente, che incide sulla durata massima concessa;

  • Durata desiderata del finanziamento, che può variare tra 24 e 120 mesi;

  • Condizioni offerte dalla banca o intermediario finanziario, che includono tasso d’interesse, eventuali costi accessori e criteri di valutazione del merito creditizio.

Esempio:

  • Stipendio netto: 1.800 €

  • Cessione attiva: 360 € (1/5)

  • Quinto residuo disponibile: 360 €

  • Importo richiedibile: potrebbe arrivare fino a oltre 30.000 €, in base all’età, alla durata richiesta e al profilo di rischio assicurativo

Il valore finale dipende anche dalla politica assuntiva dell’intermediario finanziario e dall’esito della valutazione assicurativa obbligatoria.

Con noi di PrestitoPiù puoi richiedere una simulazione personalizzata e gratuita, per conoscere la tua reale quota cedibile e ricevere un’offerta su misura.

Qual è la differenza tra una Cessione del quinto e un Prestito con delega?

Le due formule sono complementari e sono utilizzate insieme, ma presentano alcune differenze sostanziali:

  • La Cessione del Quinto è un finanziamento che può essere richiesto autonomamente, senza la necessità di altri prestiti in corso.

    Può essere destinato a Dipendenti Pubblici, Privati e Pensionati, e viene rimborsato tramite trattenuta automatica sullo stipendio o pensione, fino a un massimo del 20% del reddito netto mensile.

  • Il Prestito con delega, invece, è accessorio e subordinato: può essere attivato solo se è già presente una Cessione del Quinto. La rata aggiuntiva permette di arrivare fino al 40% del reddito netto trattenuto in busta paga (doppio quinto).

  • La delega, inoltre, richiede obbligatoriamente il benestare del datore di lavoro, ossia l’autorizzazione formale ad applicare una seconda trattenuta mensile. In assenza di questo consenso, il prestito non può essere erogato.

Infine, a differenza della Cessione del quinto, la delega di pagamento è sempre facoltativa e può essere rifiutata dal datore di lavoro, anche se il lavoratore ha tutti i requisiti economici per accedervi.

Chi può richiedere un Prestito con delega?

I Prestiti con delega sono riservati a specifiche categorie di lavoratori che hanno una Cessione del quinto già attiva e che presentano determinati requisiti contrattuali e occupazionali. In particolare, possono richiederlo:

  • Dipendenti Pubblici e Statali con contratto a tempo determinato* e indeterminato.

    È diffusa tra questa categoria di lavoratori, in quanto le Pubbliche Amministrazioni sono solitamente già strutturate per gestire le trattenute dirette e aderiscono a convenzioni come NoiPA, che permettono l’accesso a condizioni dedicate.

  • Dipendenti Privati con contratto a tempo determinato* e indeterminato.

    In questo caso, è fondamentale che l’azienda sia considerata “assumibile” secondo i criteri di valutazione adottati dalla banca o dall’intermediario finanziario.

    Inoltre, il datore di lavoro deve fornire autorizzazione scritta alla delega.

* (In questo caso la durata del prestito non può superare quella del contratto di lavoro.)

I Pensionati non possono richiedere un Prestito con delega.

Tuttavia, possono valutare soluzioni alternative pensate per le loro esigenze, come la Cessione del Quinto per pensionati in convenzione con INPS, oppure l’Anticipo TFS, destinato a chi ha maturato il Trattamento di Fine Servizio.

Quando una delega di pagamento può essere rifiutata?

Le richieste di Prestito con delega possono essere respinte in presenza di alcune condizioni ostative, che vengono valutate nel corso dell’istruttoria da parte della banca o dell’intermediario finanziario, in collaborazione con il datore di lavoro e la compagnia assicurativa:

  • Mancanza del benestare del datore di lavoro, ovvero l’assenza dell’autorizzazione formale alla seconda trattenuta in busta paga. Questo è un requisito imprescindibile per procedere con la concessione del prestito.

  • Quota cedibile residua insufficiente, quando la somma delle due trattenute (Cessione del Quinto e Delega) supera il limite massimo del 40% dello stipendio netto mensile.

  • Età anagrafica o durata non compatibili con la normativa e i criteri di rischio adottati. Ad esempio, il piano di ammortamento non può superare l’età pensionabile prevista per il lavoratore.

  • Diniego da parte dell’assicurazione obbligatoria, che potrebbe derivare da condizioni sanitarie, lavorative o contrattuali considerate a rischio elevato.

In presenza di una o più di queste condizioni, la richiesta può essere respinta.

Prestiti con delega in convenzione NoiPA

I Dipendenti Pubblici e Statali che hanno già in corso una Cessione del Quinto possono accedere al Prestito con delegazione di pagamento in convenzione NoiPA, una soluzione che permette di ottenere liquidità aggiuntiva a condizioni agevolate.

Grazie alla convenzione stipulata tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e intermediari finanziari accreditati, i lavoratori del settore pubblico possono richiedere questa forma di finanziamento accedendo a tassi di interesse riservati.

Come richiedere un Prestito con delega?

Con PrestitoPiù, puoi richiedere un Prestito con delega, che tu sia un Dipendente Privato o un Dipendente Pubblico.

Nel secondo caso potrai richiedere un Prestito con delega in convenzione NoiPA accedendo alle condizioni dedicate della convenzione, stipulata tra Prestitalia ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Compila il modulo in basso e richiedi una consulenza gratuita, su misura e senza impegno.

Potrai ottenere una simulazione gratuita e personalizzata prima di avviare l’eventuale procedura di richiesta del prestito.

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